Il depuratore di marca italiana ha dimensioni molto contenute e un peso davvero ridotto (meno di 4 kg). La sua leggerezza controbilancia il suo raggio d’azione poco esteso: il DeLonghi, data la potenza piuttosto bassa (35 W), riesce a purificare un volume d’aria di circa 140 m3/h, che corrispondono a soli 46 m2/h di un locale alto fino a 3m. Per questo motivo non è adatto agli appartamenti di medie-grandi dimensioni e proprio perciò pare necessario sfruttare il basso peso per spostare di volta in volta in stanze diverse il purificatore d’aria. Altro limite del DeLonghi il suo aspetto un po’ vetusto: molto sottile, ma alto e largo, il depuratore italiano non è sicuramente un oggetto da design.
Tra le qualità del prodotto la presenza del filtro Hepa e carboni attivi, oltre alla possibilità della funzione ionizzatrice. Tra gli accessori significativi anche la modalità silenziosa, capace di abbattere una rumorosità altrimenti più alta della media. Mancano tuttavia altri optional particolarmente utili, come la modalità automatica e il sensore di qualità dell’aria.
Per quanto riguarda i costi dei filtri si riconosce una buona economicità: con una media di 35 euro per filtro, il DeLonghi risulta avere i costi dei ricambi tra i più bassi tra i purificatori da noi confrontati. Bisogna aggiungere che in generale, nonostante alcune carenze soprattutto tra gli accessori e nel suo raggio d’azione, il DeLonghi sopperisce col suo costo particolarmente contenuto, forse conscio dei suoi limiti.
Ipotizzando di posizionare il purificatore d'aria DeLonghi AC 75 circa in mezzo ad un alloggio vediamo la sua area d'azione in due differenti e ipotetici alloggi
La zona blu indica la superficie che riesce a coprire questo purificatore d'aria in un ipotetico alloggio di 200m2 e soffitto alto 3m
La zona blu indica la superficie che riesce a coprire questo purificatore d'aria in un ipotetico alloggio di 100m2 e soffitto alto 3m